Ergonomia del territorio e dei cammini

.Ergonomia del Territorio.

Ergonomia del Territorio: Organizzazione, Ambiente, Paesaggio e Cammini

Il Territorio, negli ultimi vent’anni è andato assumendo la veste di un “Soggetto” superando così il concetto di Territorio/Oggetto; un soggetto organizzativo dunque, capace di esprimere una strategia, darsi una struttura, attivare dei progetti, far crescere le proprie risorse, allearsi con partner e competere con altri Territori. In questa accezione esso va considerato come una qualsiasi organizzazione che, per vivere, deve assicurare il benessere degli esseri viventi ed in particolare delle persone che vivono al suo interno o lo attraversano.
Gli Ergonomi, che da sempre lavorano per perseguire il benessere delle persone che operano nelle organizzazioni e vivono in un determinato contesto, operano da diversi anni per rendere anche l’Organizzazione/Territorio vivibile, accogliente, funzionante, capace di migliorare la qualità della vita e della vita di lavoro delle persone residenti, sia come cittadini che come lavoratori.
Risulta pertanto importante costruire e far funzionare una nuova organizzazione capace di far risultare un Territorio, identificato da un certo numero di Comuni, un Soggetto capace di curarsi del suo assetto strutturale: Ambiente, Paesaggio, Risorse naturali, ma anche delle infrastrutture che gli esseri umani vi hanno realizzato, dalla comparsa dell’uomo sulla Terra fino ai nostri giorni, sia per valorizzare ciò che è opportuno o per attualizzare ciò che serve.
Con lo sviluppo che hanno avuto i Cammini in Europa e in Italia, vi è un’opportunità di sviluppo ulteriore di questo approccio ergonomico ai Territori. I Camminatori si attendono di attraversare Territori perfetti in tutte le loro componenti: ambiente, paesaggio, cultura e organizzazione, e gli Amministratori degli Enti Locali e gli imprenditori delle strutture di accoglienza nel favorire questo tipo di turismo sono maggiormente disponibili a integrare le loro azioni proprio come farebbero le “funzioni” di una qualsiasi organizzazione, dando così corpo all’Organizzazione Territoriale. Un corpo che chiama dentro, progressivamente tutti gli altri soggetti: Scuole, Associazioni, altri enti della P.A., Enti religiosi, strutture finanziarie, ecc. Questa nuova Organizzazione ha comunque l’obbligo di rispondere alle esigenze delle persone che, oltre che essere lavoratori e non, sono comunque cittadini o turisti e quindi inevitabilmente essa ha bisogno di coinvolgere e rendere partecipe la comunità locale per la realizzazione di progetti di miglioramento e di valorizzazione e protezione dell’identità dei luoghi. Ciò richiede l’uso di metodologie di “progettazione partecipata” che consenta di lavorare sulla interdisciplinarietà, operare sull’intersettorialità, e utilizzare i processi posti in essere anche come opportunità di educazione e formazione sia dei singoli che dell’intera collettività che il Territorio/Organizzazione racchiude.

Link utili:
https://www.youtube.com/watch?v=HEfSu2q-bJA
https://www.youtube.com/watch?v=qfCuwXCvczk
https://www.youtube.com/watch?v=MVPYnHXgKHA

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