
.Lo statuto.
Tutti gli articoli dello statuto che regola la Società Italiana di Ergonomia
Art. 1 – Denominazione
E’ costituita l’Associazione denominata “Società Italiana di Ergonomia e Fattori Umani”, siglabile SIE: essa è retta dal presente statuto e dalle vigenti norme di legge in materia.
Art. 2 – Sede
L’Associazione ha sede legale a Milano, via San Barnaba, 8 presso la “Clinica del lavoro” dell’Università degli Studi di Milano.
Essa potrà articolarsi in sezioni territoriali, gruppi di lavoro e comitati temporanei.
Art. 3 – Scopo
La SIE ha lo scopo di promuovere lo sviluppo dell’ergonomia e lo studio dei fattori umani (da ricondurre alla sua vocazione antropocentrica), la diffusione e sistematizzazione delle conoscenze e delle esperienze connesse all’approccio ergonomico, in stretto rapporto con le realtà sociali, ambientali e produttive dove operano e vivono gli esseri umani, le Scuole, le Università.
La SIE ha inoltre lo scopo di:
a) valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza;
b) promuovere il riconoscimento, la valorizzazione della professione dell’ergonomo in tutte le sue declinazioni (docente, consulente, esperto di formazione, progettista, ecc.) quali attività fondamentali per l’evoluzione socio culturale ed imprenditoriale delle realtà organizzative del settore pubblico e privato;
c) promuovere, forme di garanzia a tutela dell’utente, tra cui l’attivazione di uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore, presso il quale i committenti delle prestazioni professionali possano rivolgersi in caso di contenzioso con i singoli professionisti, nonché ottenere informazioni relative all’attività professionale in generale e agli standard qualitativi da esse richiesti agli iscritti;
d) svolgere un ruolo di rappresentanza professionale in ogni ambito culturale, tecnico, scientifico, giuridico e legislativo al fine della miglior qualificazione della professione e delle competenze degli associati, sempre nel rispetto dei principi dell’Unione Europea in materia di concorrenza e di libertà di circolazione, che disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi, con il precipuo obiettivo della tutela dell’utente;
e) tutelare la dignità e la specificità professionale degli associati;
f) autorizzare i propri associati ad utilizzare il riferimento all’iscrizione all’Associazione quale marchio o attestato di qualità e di qualificazione professionale dei propri servizi.
E’ fatto espresso divieto di distribuire utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
L’Associazione potrà partecipare quale socio di altri circoli, enti e/o associazioni aventi scopi analoghi; potrà, inoltre, erogare borse di studio per il sostegno di studenti in discipline ergonomiche o per favorire lo studio e l’approfondimento di temi inerenti l’oggetto sociale.
L’Associazione non ha carattere politico né sindacale, è aconfessionale e non ha scopi di lucro.
Art. 4 – Durata
L’Associazione è costituita a tempo indeterminato.
Art. 5 – Soci
L’associazione alla SIE è aperta a chiunque sia realmente interessato a perseguire e sostenere gli scopi statutari. È costituita da
– soci ordinari
– soci ordinari junior
– soci sostenitori (persone fisiche o giuridiche)
– soci onorari.
I soci ordinari possono fare richiesta alla SIE di “Attestazione di qualità e qualificazione professionale” secondo i riferimenti di legge vigenti, e le norme volontarie.
A seconda dell’esperienza professionale si distinguono tre tipologie di qualificazione:
– soci tecnici in ergonomia e fattori umani;
– soci professionisti in ergonomia e fattori umani;
– soci Eur. Erg.(Ergonomi Europei).
Le quote associative versate dai soci non sono trasferibili né rimborsabili. Possono essere soci cittadini italiani o stranieri che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, nonché società ed enti pubblici e privati italiani e stranieri che condividano la finalità dell’Associazione. I soci diversi dalle persone fisiche devono formalmente comunicare il nominativo della persona delegata a rappresentarli presso la SIE. L’appartenenza all’Associazione ha pertanto carattere libero e volontario ma impegna gli aderenti al rispetto delle risoluzioni prese dai suoi organi rappresentativi, secondo le competenze statutarie e quanto disposto dal regolamento dell’Associazione. La quota associativa annua è fissata dal Consiglio Direttivo e può avere importo differente a seconda delle diverse categorie di soci.
La domanda di richiesta di iscrizione sarà esaminata per l’accettazione da parte del Consiglio Direttivo: la qualifica di socio si acquisisce contestualmente all’accettazione della domanda da parte del Consiglio Direttivo.
Gli importi e le modalità di pagamento delle quote annuali sono definite dal regolamento.
Il socio decaduto per morosità potrà presentare nuova domanda di iscrizione come nuovo socio non prima di tre anni dalla decadenza.
a) Soci Ordinari
Sono soci ordinari le persone fisiche dotate di requisiti professionali e/o di formazione stabiliti dal regolamento le quali, dopo averne fatto richiesta ed essere stati accettati dal Consiglio Direttivo vengono annoverati nell’elenco dei soci SIE. I soci ordinari sono ammessi previa presentazione al Consiglio Direttivo della SIE di domanda scritta di ammissione comprendente un breve curriculum relativo alle attività svolte nel campo dell’ergonomia e dei fattori umani, sottoscritta da due soci.
b) Soci tecnici in ergonomia e fattori umani
Sono soci tecnici in ergonomia e fattori umani i Soci ordinari, dotati di requisiti professionali e di formazione stabiliti dal regolamento, i quali, dopo averne fatto richiesta ed essere stati accettati dal Consiglio Direttivo vengono annoverati nell’elenco dei soci tecnici SIE.
I soci qualificati tecnici in ergonomia e fattori umani sono ammessi previa presentazione al Consiglio Direttivo della SIE di domanda scritta di ammissione comprendente un breve curriculum relativo alle attività svolte nel campo dell’ergonomia e dei fattori umani.
c) Soci professionisti in ergonomia e fattori umani
Sono soci professionisti in ergonomia e fattori umani i Soci ordinari, dotati dei requisiti professionali e di formazione stabiliti dal regolamento i quali, dopo averne fatto richiesta ed essere stati accettati dal Consiglio Direttivo vengono annoverati nell’elenco dei soci professionisti SIE.
I soci professionisti in ergonomia e fattori sono ammessi previa presentazione al Consiglio Direttivo della SIE di domanda scritta di ammissione comprendente un breve curriculum relativo alle attività svolte nel campo dell’ergonomia e dei fattori umani.
Al socio ordinario che ha ottenuto la certificazione Eur.Erg. rilasciata dal CREE (Centre for Registration of European Ergonomists) spetta la qualifica di socio professionista in ergonomia e fattori umani.
Il socio ordinario ricercatore o professore di ruolo in ergonomia e fattori umani con almeno 7 anni di esperienza didattica e di ricerca documentata, può accedere alla qualifica di socio professionista in ergonomia e fattori umani, previa presentazione al Consiglio Direttivo della SIE di domanda scritta di ammissione, comprendente un breve curriculum relativo alle attività svolte nel campo dell’ergonomia e dei fattori umani.
Per quanto concerne le modalità di prima iscrizione e rinnovo dell’adesione valgono le norme di cui all’articolo 5 punto 1.a stabilite per i soci ordinari.
Prerequisiti per il mantenimento delle qualifiche di Socio tecnico e di Socio professionista sono la regolare iscrizione annuale alla SIE e il regolare aggiornamento professionale previsto dal Regolamento. Il socio SIE decaduto per morosità, o che non abbia ottemperato alla formazione continua prevista, decade contestualmente dalla qualifica conseguita.
d) Soci Eur. Erg.(Ergonomi Europei)
Sono soci Eur. Erg. i soci ordinari che abbiano ottenuto la certificazione di Ergonomo Europeo Eur.Erg. rilasciata dal CREE (Centre for Registration of European Ergonomists). Ai soci Eur. Erg. spetta la qualifica di socio professionista in ergonomia e fattori umani.
Prerequisito per il mantenimento della certificazione Eur.Erg. è la regolare iscrizione annuale alla SIE. Il socio SIE decaduto per morosità decade contestualmente dalla certificazione Eur. Erg. conseguita salvo l’iscrizione a società scientifiche equipollenti riconosciute dal CREE.
e) Soci ordinari Junior
È possibile iscriversi alla SIE in qualità di Soci ordinari Junior sino al compimento del 30 esimo anno di età. L’iscrizione in qualità di socio ordinario junior prevede la riduzione della quota di iscrizione secondo quanto definito nel regolamento.
f) Soci sostenitori
Sono soci sostenitori le persone giuridiche (imprese, enti, istituti) e i Dipartimenti e Centri di Ricerca di Università ed Enti di Ricerca pubblici e privati.
Per quanto concerne le modalità di pagamento di prima iscrizione e rinnovo valgono le norme di cui all’articolo 5.a stabilite per i soci ordinari.
I soci sostenitori partecipano alle attività della SIE attraverso la persona da questi nominata a rappresentarli.
Per i soci sostenitori il Consiglio Direttivo può deliberare quote associative differenziate in rapporto alla loro natura giuridica.
g) Soci onorari
I soci onorari sono nominati dal Consiglio Direttivo tra le persone che abbiano apportato particolare prestigio scientifico e morale e/o economico alla SIE.
Ai Soci onorari non è fatto obbligo di pagamento della quota associativa.
I soci onorari possono partecipare alle Assemblee della SIE. La loro eleggibilità alla Presidenza o al Consiglio direttivo è subordinata al pagamento delle quote associative.
h) Decadimento dall’associazione
La qualifica di socio si perde, come precisato nel Regolamento:
– per dimissioni, che debbono essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo;
– per espulsione da parte del Consiglio Direttivo, così come precisato al successivo articolo 5.h;
– per decadimento per morosità;
– per mancato adempimento degli obblighi di formazione continua.
i) Provvedimenti disciplinari
Consistono in: ammonizione, sospensione, espulsione. I provvedimenti disciplinari sono comminati dal Consiglio Direttivo, previa acquisizione del parere motivato del Collegio dei Probiviri, e sono comunicati all’interessato a mezzo di lettera raccomandata. E’ garantita la facoltà al Socio, proposto per l’ammonizione, la sospensione, o l’espulsione, di presentare al Collegio dei Probiviri elementi a propria difesa entro 30 giorni dal ricevimento della raccomandata. Avverso il provvedimento disciplinare il socio può ricorrere all’Assemblea mediante lettera raccomandata o mezzi giuridicamente equivalenti da inviarsi per conoscenza anche al Consiglio Direttivo; il Consiglio Direttivo è tenuto ad inserire la discussione del ricorso nell’O.d.G. dell’Assemblea. La presentazione del ricorso non è sospensiva dei provvedimenti disciplinari.
Art. 6 – Patrimonio sociale e mezzi finanziari
L’Associazione trae i mezzi per finanziare la propria attività:
a) dalle quote associative;
b) da donazioni, elargizioni, lasciti, contributi di persone, società, enti pubblici e privati italiani e stranieri;
c) da proventi derivanti dallo svolgimento dell’attività istituzionale;
d) da attività commerciali marginali, realizzate esclusivamente nel perseguimento dello scopo associativo in modo non esclusivo né prevalente.
e) dalla partecipazione a progetti di ricerca e/o di finanziamento nazionali e internazionali anche in collaborazione con Università e Enti di Ricerca, previa approvazione del Consiglio esecutivo.
Salvo diversa delibera del Consiglio Direttivo, al Presidente e al Tesoriere sono attribuiti i poteri relativi all’apertura e alla gestione dei conti correnti con firme disgiunte.
Art. 7 – Organi sociali
Sono organi dell’Associazione:
a) L’Assemblea dei soci;
b) Il Consiglio Direttivo;
c) Il Presidente del Consiglio Direttivo;
d) Il Consiglio Esecutivo;
e) Il Collegio dei Revisori dei Conti o il Revisore Unico (se ritenuto utile dall’Assemblea);
f) Il Collegio dei Probi Viri.
Le modalità relative alla candidatura a tutte le cariche elettive sono disciplinate dal Regolamento.
Art. 8 – Assemblea dei Soci
L’Assemblea dei Soci è l’organo sovrano dell’Associazione. Hanno diritto a partecipare all’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, tutti i soci in regola con il pagamento delle quote sociali.
L’Assemblea viene convocata in via ordinaria almeno una volta all’anno dal Consiglio Direttivo entro il 30 giugno per l’approvazione del Rendiconto economico e Finanziario dell’anno precedente, per la presentazione del bilancio preventivo dell’anno successivo a quello in corso, e per l’eventuale rinnovo delle cariche sociali.
L’Assemblea può inoltre essere convocata tanto in sede ordinaria che in sede straordinaria:
a) per decisione del Consiglio Direttivo;
b) su richiesta indirizzata, al Presidente del Consiglio Direttivo, di almeno un terzo dei soci.
L’Assemblea, sia in sede ordinaria che straordinaria, viene convocata mediante invio dell’avviso di convocazione tramite email o fax all’indirizzo di posta elettronica o numero indicato dal socio al momento della sottoscrizione della domanda di adesione e indicato sul libro soci e, in assenza di tali indicazioni, con lettera raccomandata anche a mano.
L’avviso di convocazione deve contenente l’ordine del giorno, la data, l’ora ed il luogo di convocazione e deve essere inviato almeno 15 giorni prima del giorno fissato per l’adunanza.
In caso di particolare urgenza l’Assemblea può essere convocata mediante l’invio di telegramma entro il terzo giorno precedente l’adunanza. Essa potrà essere convocata anche fuori dalla sede sociale, purché in Italia. Hanno diritto ad intervenire in Assemblea tutti i soci in regola con il pagamento della quota associativa. I soci possono farsi rappresentare esclusivamente da altri soci attraverso delega scritta. Ogni socio può rappresentare al massimo altri tre soci. Ogni socio ha diritto ad un voto in Assemblea. L’Assemblea vota normalmente per alzata di mano, su decisione del Presidente e per argomenti di particolare importanza la votazione può essere fatta a scrutinio segreto e, in tal caso, il Presidente può scegliere tra i presenti due scrutatori.
All’Assemblea spettano i seguenti compiti.
In sede ordinaria:
a) discutere e deliberare sui rendiconti economico finanziari e sui bilanci preventivi, nonché sulle relazioni al rendiconto economico e finanziario del Consiglio Direttivo;
b) eleggere i membri del Consiglio Direttivo ed il Presidente;
c) eleggere il Collegio dei Revisori dei conti o il Revisore Unico, nel caso in cui tali cariche siano considerate utili alla vita dell’Associazione;
d) eleggere il Collegio dei Probi viri che è formato da tre componenti eletti; dall’Assemblea tra i soci ordinari e i soci professionali certificati, che durano in carica per un triennio e sono rieleggibili per un ulteriore mandato.
e) deliberare sulle direttive di ordine generale dell’Associazione e sull’attività da essa svolta e da svolgere;
f) deliberare su ogni altro argomento di carattere ordinario sottoposto alla sua approvazione dal Consiglio Direttivo;
In sede straordinaria:
a) deliberare sullo scioglimento dell’Associazione;
b) deliberare sulle proposte di modifica dello statuto;
c) deliberare sul trasferimento di sede dell’Associazione;
d) deliberare su ogni altro argomento di carattere straordinario sottoposto alla sua approvazione del Consiglio Direttivo.
L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo o in sua mancanza dal Vicepresidente. In mancanza di entrambi, l’Assemblea nominerà il Presidente tra i soci presenti.
Il Presidente dell’Assemblea nomina un Segretario, anche non socio, con funzione di verbalizzazione. Spetta al Presidente dell’Assemblea di constatare la regolarità delle deleghe ed in genere il diritto di intervento all’Assemblea. Delle riunioni dell’Assemblea si redige un verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.
Le Assemblee, sia in sede ordinaria che straordinaria, sono validamente costituite in prima convocazione con la presenza di almeno la metà dei soci ed in seconda convocazione con il numero dei soci intervenuti.
Le deliberazioni sono prese:
In sede ordinaria: in prima convocazione a maggioranza degli aventi diritto, in seconda convocazione a maggioranza dei presenti.
In sede straordinaria: in prima convocazione con voto favorevole dei due terzi degli aventi diritto, in seconda convocazione con voto favorevole dei due terzi dei presenti.
Le deliberazioni prese in conformità allo Statuto obbligano tutti i soci, anche se assenti, dissenzienti o astenuti dal voto.
Art. 9 – Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è composto da nove membri eletti dall’Assemblea dei soci, dal Presidente, dal Past President e dai Presidenti delle Sezioni Territoriali democraticamente eletti dalle Assemblee delle Sezioni Territoriali.
Il Consiglio dura in carica per tre esercizi sociali e comunque fino all’Assemblea ordinaria che procede il rinnovo delle cariche.
Al termine del mandato del Consiglio i consiglieri possono essere eletti per una seconda volta.
Al termine del secondo mandato consecutivo, i Consiglieri debbono astenersi dall’essere membri del Consiglio Direttivo per un triennio, al termine del quale possono ripresentare la propria candidatura.
Le modalità relative alla candidatura a tutte le cariche elettive sono disciplinate dal Regolamento.
Il Consiglio Direttivo è investito dei poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. In particolare, ha il compito di:
a) deliberare sulle questioni riguardanti l’attività dell’Associazione per l’attuazione delle sue finalità secondo le direttive dell’Assemblea, assumendo tutte le iniziative del caso;
b) predisporre i bilanci preventivi ed i rendiconti economici e finanziari;
c) deliberare l’accettazione delle domande di ammissione dei nuovi soci;
d) deliberare l’entità delle quote associative e l’eventuale nomina di soci onorari e benemeriti;
e) deliberare su ogni altro oggetto sottoposto al suo esame dal Presidente;
f) deliberare sull’adesione e partecipazione dell’Associazione ad enti ed istituzioni pubbliche e private, designando i rappresentanti da scegliere tra i soci;
g) ricevere le domande di costituzione delle sezioni territoriali e delibera in proposito;
h) istituire il Comitato per la Formazione e Certificazione dell’Ergonomo, di cui all’art.14, e individuarne i membri;
i) divenire arbitro di eventuali ricorsi avverso le decisioni del Comitato per Certificazione dell’Ergonomo;
j) istituire il Comitati e/o Gruppi di studio tematici composti da persone di provata competenza;
k) nominare, tra i propri membri, uno o due Vicepresidenti su proposta del Presidente;
l) nominare, tra i propri membri, Segretario Generale, Tesoriere, Segretario Delegato per l’estero;
m) deliberare in merito all’ubicazione della sede operativa, tenuto conto delle indicazioni del Presidente.
Il Consiglio Direttivo si riunisce, sempre in unica convocazione, tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o che ne sia fatta richiesta da almeno tre dei suoi membri e comunque almeno una volta all’anno per deliberare in ordine al rendiconto economico–finanziario, al bilancio preventivo ed all’eventuale variazione dell’ammontare della quota sociale.
Le riunioni del Consiglio Direttivo vengono convocate mediante invio, almeno venti giorni prima di quello fissato per l’adunanza, di email all’indirizzo di posta elettronica indicato dall’amministratore al momento della accettazione del mandato, o con lettera raccomandata, anche a mano.
In caso di particolare urgenza, o per questioni di normale amministrazione (es. patrocini, approvazione all’iscrizione di nuovi soci, approvazione di iniziative, eventi o convegni proposti dai soci, ecc.) il Consiglio Direttivo può essere convocato per sola via telematica.
Le modalità di partecipazione ai Consigli Direttivi e le modalità di delega sono specificate nel Regolamento.
Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide con la presenza di almeno la metà dei suoi membri.
Il Consiglio è presieduto dal Presidente o, in sua assenza, dal Vicepresidente, o da uno dei Vicepresidenti, o dal più anziano d’età dei presenti.
Il Consiglio Direttivo delibera a maggioranza dei presenti, per alzata di mano. In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente. Delle riunioni del Consiglio verrà redatto il relativo verbale, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
È previsto il decadimento dal mandato di componente del Consiglio Direttivo nel caso di mancata partecipazione a tre riunioni consecutive del Consiglio, escluse assenze giustificate per cause di malattia o cause di particolare gravità.
Art. 10 – Il Presidente dell’Associazione
Il Presidente rappresenta la Società a tutti gli effetti, è eletto direttamente dall’Assemblea e presiede il Consiglio Direttivo. Il Presidente dell’Associazione dirige l’associazione con l’utilizzo dei poteri e delle attribuzioni conferitigli dall’Assemblea di nomina e dal Consiglio Direttivo, ha la rappresentanza legale della stessa di fronte a terzi ed in giudizio per tutte le operazioni occorrenti al funzionamento dell’Associazione secondo il proprio scopo statutario ed ha la responsabilità generale della conduzione e del buon andamento degli affari sociali.
Al Presidente spetta la firma degli atti sociali che impegnano l’Associazione sia nei riguardi dei soci che dei terzi.
Il Presidente sovrintende in particolare all’attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.
Il Presidente potrà assumere decreti d’urgenza da ratificarsi da parte del Consiglio Direttivo.
Il Vice Presidente, su richiesta del Presidente e del Consiglio Direttivo, può assumere la rappresentanza legale dell’associazione per progetti specifici. In caso di impedimento del Presidente, ne assume le stesse funzioni.
Il Presidente dura in carica tre anni, lo stesso è rieleggibile per il solo triennio successivo. Al termine del suo mandato entra a far parte del Consiglio Direttivo come Past President, con ruolo esclusivamente consultivo e senza diritto di voto, o come membro effettivo del Consiglio Direttivo se eletto dall’Assemblea.
Dal 1968 i Presidenti sono stati:
– nel 1968 eletto Presidente il prof. Rodolfo Margaria Università Statale di Milano.
– nel 1974 eletto Presidente il prof.Caio Plinio Odescalchi ENPI Roma.
– nel 1976 rieletto Presidente il prof. Caio Plinio Odescalchi ENPI Roma.
– nel 1979 eletto Presidente il prof.Antonio Grieco Università Statale di Milano.
– nel 1982 rieletto il prof. Antonio Grieco Università Statale di Milano.
– nel 1984 eletto Presidente il prof.Giuseppe Ciribini Politecnico di Torino.
– nel 1986 eletto Presidente il prof.Antonio Grieco Università Statale di Milano.
– nel 1990 eletto Presidente arch. Luigi Bandini Buti SEA Milano.
– nel 1993 eletto Presidente il prof. Sebastiano Bagnara Università di Siena.
– nel 1997 eletta Presidente la prof.ssa Gabriella Caterina Università Federico II Napoli.
– nel 2001 eletta Presidente la prof.ssa Alessandra Re Università di Torino.
– nel 2004 eletto Presidente il dr. Riccardo Tartaglia Regione Toscana.
– nel 2007 eletto Presidente il prof. Oronzo Parlangeli Università degli studi di Siena.
– nel 2010 eletta Presidente la prof.ssa Francesca Tosi Università di Firenze.
– nel 2013 eletta Presidente la prof.ssa Francesca Tosi Università di Firenze.
(L’elenco dei presidenti eletti viene periodicamente aggiornato successivamente ad ogni elezione).
Art. 11 – Il Consiglio Esecutivo
Il Consiglio Esecutivo è composto dal Presidente, dal Vicepresidente, dal Segretario Generale, dal Tesoriere e dal Segretario Delegato per l’estero. Il Consiglio Esecutivo provvede alla gestione ordinaria della Società, riferendosi al Consiglio Direttivo al quale propone gli indirizzi da adottare. Dispone per l’esecuzione delle decisioni del Consiglio Direttivo e adotta, in caso di urgenza, le decisioni di competenza del Consiglio medesimo, salvo verifica.
Art. 12 – Collegio dei Revisori dei Conti o revisore unico
L’assemblea può nominare un Revisore Unico che dura in carica tre anni o un Collegio dei Revisori composto da tre membri che durano in carica tre anni.
In caso di elezione del Collegio, i membri effettivi eleggono tra loro il Presidente con libero procedimento.
Il Collegio o il Revisore Unico controllano l’amministrazione dell’Associazione verificando le operazioni di cassa, accertando la regolare tenuta della contabilità, esaminando i conti consuntivi.
Art. 13 – Sezioni Territoriali
Possono essere istituite delle sezioni territoriali, le quali saranno contraddistinte, oltre che dal nome SIE, dal nome che ne identifichi l’ambito territoriale. Le sezioni territoriali si doteranno di una propria sede operativa.
La modalità di attivazione e l’organizzazione delle Sezioni Territoriali sono specificate nel Regolamento. Possono essere costituiti, inoltre, gruppi di lavoro e comitati come previsto dal Regolamento. Al fine di costituire una Sezione Territoriale, i soci interessati invieranno richiesta al Consiglio Direttivo che delibererà in merito.
Scopo delle Sezioni Territoriali è:
– diffondere, sviluppare e realizzare nel proprio territorio gli obiettivi della Società Italiana di Ergonomia, avendo presenti situazioni ed esigenze di interesse locale;
– Tenere informato il Consiglio Direttivo circa attività e problematiche locali, in particolare quelle che rivestono interesse sul piano nazionale o in altre zone territoriali;
– Favorire l’acquisizione di nuovi soci e la regolarizzazione dell’iscrizione alla SIE di tutti i soci;
– facilitare i contatti tra i soci locali con iniziative culturali;
– promuovere e organizzare attività di formazione in campo ergonomico;
– favorire e coordinare i collegamenti dei soci con la Società nazionale.
Le Sezioni saranno, solo per le iniziative proprie, autonome dal punto di vista organizzativo; tutte le attività svolte dalla Sezione Territoriale devono avvenire nel rispetto delle disposizioni statutarie e degli indirizzi del Consiglio Direttivo Nazionale.
Le Sezioni non possono, senza specifica autorizzazione scritta del Consiglio Direttivo Nazionale, assumere posizioni ufficiali che comportino impegni a carico Associazione SIE.
Le Sezioni eleggono un Presidente e un Consiglio Direttivo territoriale tra gli associati facenti capo alla sezione.
Le nomine devono essere comunicate al Consiglio Direttivo nazionale per la ratifica; le Sezioni approveranno annualmente, entro il 31.01, il rendiconto della propria gestione e una relazione sulle attività svolte.
Le spese necessarie all’esercizio della Sezione Territoriale si intendono a carico della stessa Sezione, che disporrà di un contributo della SIE, deciso annualmente dal Consiglio Direttivo Nazionale tenuto conto del numero di soci iscritti alla sezione territoriale.
La Segreteria nazionale svolgerà funzioni di cassa a livello nazionale e territoriale. Le sezioni territoriali potranno dotarsi di apposito regolamento approvato dal Consiglio Direttivo, conforme allo statuto dell’associazione nazionale.
Il Presidente della Sezione Territoriale ed il Consiglio Direttivo della Sezione Territoriale vengono eletti dall’Assemblea dei soci della Sezione analogamente a quanto previsto per gli stessi Organi nazionali.
Art. 14 – Comitato di formazione e certificazione
Il Comitato per la Formazione e Certificazione dell’Ergonomo propone attività formative e di aggiornamento dei soci al Consiglio direttivo, nonché propone candidati idonei al CREE per l’accreditamento e cura l’aggiornamento dell’elenco ufficiale degli Ergonomi Certificati della SIE; Il Comitato è composto da cinque membri, indicati dal Direttivo, di cui almeno tre Ergonomi Certificati, e dal PastPresident del NAB. I membri del Comitato eleggono al loro interno i membri del NAB, National Assessment Board, nel rispetto dei requisiti richiesti dal CREE, un Presidente del Comitato e del NAB, che diviene membro del Consiglio Direttivo, e un responsabile per la formazione. I membri del Comitato restano in carica tre anni e possono essere nominati per un solo mandato consecutivo al primo. Il Coordinatore del NAB può essere eletto per un solo mandato consecutivo al primo.
Art. 15 – Comitati e gruppi di lavoro
In relazione a particolari esigenze organizzative, programmatiche o scientifiche, il Consiglio Direttivo può provvedere alla costituzione di Comitati e Gruppi di Lavoro finalizzati, con impegno a termine, dei quali approva contestualmente scopi, composizione e regolamento operativo. Ciascun Comitato o Gruppo di lavoro elegge al suo interno un coordinatore. I coordinatori partecipano alle riunioni del Consiglio Direttivo qualora siano in discussione all’o.d.g. argomenti di loro specifica pertinenza.
Art. 16 – Esercizo sociale e Rendiconto Economico e Finanziario
L’esercizio sociale inizia il 1 gennaio e si chiude al 31 dicembre di ogni anno. Entro il 31 marzo successivo alla fine di ogni esercizio sociale il Consiglio Direttivo provvede alla compilazione del Rendiconto Economico e Finanziario che dovrà essere approvato dall’Assemblea dei soci entro il 30 giugno.
Art. 17 – Modifiche dello Statuto
Le proposte di modifica dello statuto dovranno essere avanzate dal Consiglio Direttivo o da almeno un terzo dei soci.
L’approvazione della delibera modificativa dello Statuto deve essere approvata dell’Assemblea straordinaria dei soci secondo le modalità indicate all’articolo 8.
Art. 18 – Disposizioni generali e finali
L’eventuale scioglimento dovrà essere deliberato con il voto favorevole dei tre quarti dei soci. L’assemblea provvederà a dichiarare la messa in liquidazione dell’Associazione e nominerà uno o più liquidatori.
Art. 19 – Scioglimento e devoluzione del patrimonio
In caso di scioglimento per qualunque causa, l’Assemblea dei soci delibererà la devoluzione del patrimonio sociale ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190 della 23 dicembre 1996, n. 662.
Art. 20 – Regolamento interno
Il Consiglio Direttivo ha la facoltà di emanare un Regolamento, vincolante per gli Associati, relativo alle norme di funzionamento e applicazione del presente Statuto e all’ammontare delle quote associative. Le successive integrazioni e modifiche del Regolamento saranno elaborate e approvate dal Consiglio Direttivo.
Art. 21 – Norma finale
Per quanto non previsto dal presente Statuto valgono le norme di legge ed i principi generali dell’ordinamento giuridico italiano.